New Zealand , ...la terra dei kiwi...

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anny.isa
view post Posted on 30/12/2008, 17:47




NUOVA ZELANDA

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Il paese e la gente
Se si volesse rappresentare la Nuova Zelanda in un dipinto basterebbero due colori: l'azzurro, per un cielo quasi sempre senza nuvole, limpido, privo di inquinamento, ed il verde, per l'incredibile vegetazione che ricopre l'intera superficie neozelandese. Nonostante abbia conservato gli aspetti caratteristici di una terra dalla natura selvaggia, questo è però un paese industrializzato ed all'avanguardia in campo economico, scientifico, informatico e tecnologico, che non ha nulla da invidiare ai paesi europei.
La forma della Nuova Zelanda assomiglia curiosamente a quella dell'Italia capovolta (provate a girare la cartina e vedrete spuntare una figura simile ad uno stivale) ed anche la sua morfologia ed il suo clima assomigliano ai nostri, sempre invertendo nord e sud. Composta di due isole principali (North Island and South Island), questo paese offre un'incredibile varietà di paesaggi, caratterizzati dai prati verdi e dalla magnifica catena alpina che divide in due in senso longitudinale l'isola sud. Il clima è naturalmente opposto a quello italiano e quindi, oltre ad essere estate quando qui è inverno, la North Island è caratterizzata da un clima più mite mentre la South Island permette di praticare anche lo sci durante i mesi di luglio ed agosto.
Le due città principali – Auckland e Christchurch - sono rispettivamente nell'isola nord e nell'isola sud, mentre la capitale – Wellington – è situata nella parte meridionale della North Island.
Ricca di prati, montagne, vulcani, gayser, fiordi e quant'altro di magnifico si possa immaginare da un punto di vista naturalistico, la Nuova Zelanda è il paradiso degli amanti della natura e degli sport all'aperto.
I neozelandesi sono conosciuti per il loro carattere amichevole ma al contempo forte ed indipendente, dovuto allo spirito pionieristico che animava gli antichi fondatori del paese; le abitudini e le tradizioni inglesi sono infatti sempre vive e presenti.
Il popolo neozelandese ama la vita all'aperto, rispetta la natura come parte integrante della sua vita ed è appassionato di sport, rugby e vela prima di tutto. Data la sua morfologia il paese si presta anche alla pratica di sport estremi. Le famiglie ospitanti risiedono normalmente in piccoli centri abitati o in zone rurali. La maggior parte delle famiglie è di origine europea, maori, asiatica o polinesiana. In quasi tutte le case sono presenti animali domestici. Per questo motivo si sconsiglia di richiedere uno dei programmi in Nuova Zelanda ai ragazzi che soffrono di allergie a cani e gatti: è praticamente impossibile riuscire a trovare famiglie adatte a ospitarli. Risulta anche molto difficile trovare famiglie disposte a ospitare vegetariani. Non possono partecipare fumatori. Le case non sono quasi mai dotate di riscaldamento centralizzato, per questo motivo è consigliabile che gli studenti si portino indumenti pesanti da indossare nei mesi invernali

La scuola
Il sistema scolastico neozelandese prevede un ciclo primario di 8 anni strutturati con un sistema 6 + 2, seguito dalla scuola superiore – High School – di 5 anni, divisi secondo un sistema 3 + 2.
Gli ultimi due anni sono necessari per potersi iscrivere all'università e sono previsti degli esami da sostenere direttamente all'interno della scuola.
L'anno scolastico inizia a fine gennaio e termina ad inizio dicembre (anche se le ultime settimane di scuola sono riservate agli esami nazionali e le lezioni vengono interrotte) e viene diviso in quattro trimestri, con alcuni giorni di vacanza fra l'uno e l'altro, mentre le vacanze estive si svolgono durante i mesi di dicembre e gennaio.
Gli studenti neozelandesi devono seguire alcuni corsi obbligatori mentre altri sono facoltativi e specialmente durante gli ultimi due anni le materie seguite saranno quelle caratterizzanti il piano di studi scelto. Agli studenti stranieri viene concessa una certa libertà di scelta, influenzata ovviamente anche dalla conoscenza più o meno approfondita della lingua inglese. Le giornata scolastica è più lunga di quella italiana ed il pranzo viene consumato a scuola; gli studenti potranno poi scegliere di praticare sport e partecipare a qualche attività extrascolastica come teatro, musica, attività all'aperto: in questo caso il rientro a casa avverrà a metà pomeriggio, in tempo per la cena.
La quasi totalità degli studenti locali frequenta scuole pubbliche, note per la loro efficienza e per le ottime strutture messe a disposizione degli studenti. La giornata degli studenti si svolge per lo più a scuola: l'orario scolastico va dalle 8.30 alle 15.30 ed il pomeriggio è poi dedicato alle attività extra scolastiche. La sera ci si ritrova a casa per la cena, il pasto principale della giornata, e si svolgono i compiti assegnati dalla scuola.

Popolazione:
4,254 542 milioni (2007).
E' il 120° paese al mondo per numero di abitanti. Densità di 15.8 abitanti per km quadrato. La nuova Zelanda è poco meno estesa dell'Italia, ma ha pochi più abitanti che la regione Toscana.

Clima:
Il clima della Nuova Zelanda ne riflette sia la posizione geografica che la topografia. Temperato dalla latitudine e dalla vicinanza dell’Oceano, esso non conosce né il caldo soffocante né il freddo troppo rigido.
Il clima in Nuova Zelanda muta con frequenza e rapidamente. Non è raro che una giornata piovosa lasci il posto ad un cielo soleggiato o a fortissimi venti.
Il clima marittimo fa sì che il vento soffi con grande frequenza, soprattutto da ovest. La dorsale montuosa del paese, specialmente nell’Isola del Sud, crea condizioni climatiche nettamente diverse sugli opposti versanti. La costa occidentale dell’Isola del Sud è tra le regioni più piovose del mondo, mentre le coste orientali sono assai più asciutte.
Le stagioni sono all’opposto di quelle dell’emisfero Nord. Il mese più caldo è gennaio, con temperature massime che vanno in media dai 26ºC dell’estremo nord ai 19ºC dell’estremo sud. Luglio è il mese più freddo, con temperature che durante il giorno variano dai 15ºC ai 10ºC.
Nel complesso il paese riceve abbondanti piogge, anche se le precipitazioni medie annue variano sensibilmente dai 380mm delle zone più secche fino a più di 6.000mm. La neve cade solo occasionalmente nelle zone non montuose e permane di rado per più di un giorno o due alle quote basse. Nella parte settentrionale dell’Isola del Nord la neve è del tutto sconosciuta.
Religione:
Circa l’81% dei neozelandesi, appartiene alle varie Chiese Cristiane. Non c’è una religione di stato, ma la Chiesa Anglicana ha una grossa influenza.
Lingua:
Le lingue ufficiali sono l’inglese e il maori, ma tutti i Maori conoscono e parlano l’Inglese.


AFS
I programmi
Intercultura offre due tipi di programmi in Nuova Zelanda: bimestrale fine giugno a fine agosto, rivolto a ragazzi che al momento della partenza abbiano un'età superiore ai 15 anni e 3 mesi e inferiore ai 17 anni e 6 mesi (nati da 1/1/92 a 31/3/94), e semestrale da luglio a gennaio, rivolto a ragazzi che al momento della partenza abbiano un'età superiore ai 16 anni e inferiore ai 18 anni (nati da 1/7/91 a 30/6/93). Entrambi i programmi prevedono la frequenza di un istituto di scuola superiore e l’ospitalità presso una famiglia neozelandese. AFS New Zealand conta su una rete di circa 1.500 volontari, che operano all’interno dei circa 40 Centri Locali dislocati su tutto il territorio. Il programma semestrale è di tipo reciproco: gli studenti italiani partono a metà agosto e rientrano a gennaio; al loro ritorno, la famiglia italiana ospita uno studente straniero per i successivi sei mesi. All’arrivo degli studenti del programma semestrale è previsto un incontro di orientamento iniziale di circa 2 giorni; gli studenti del programma bimestrale sono accolti dai volontari e raggiungono subito la comunità ospitante. I ragazzi hanno varie possibilità di incontrarsi a livello locale. Il campo finale è organizzato da AFS e rappresenta un’occasione di confronto con gli altri studenti stranieri; la durata del campo varia secondo il tipo di programma (una giornata per il bimestrale e un weekend per il semestrale). I Centri Locali organizzano spesso altre attività per gli studenti ospitati i cui costi possono essere o coperti da AFS, o a carico del partecipante.

Il sito di AFS New Zealand
www.afs.org.nz


WEP
Durata dei soggiorni studio e partenze
- semestre: da metà luglio a metà dicembre per circa cinque mesi; da fine gennaio a fine giugno per circa cinque mesi
- trimestre: da metà luglio a fine settembre per circa due mesi e mezzo; da fine gennaio a metà aprile per circa due mesi e mezzo;da metà aprile a metà luglio per circa due mesi e mezzo

I viaggi WEP durante il programma
Per soddisfare la richiesta dei nostri ragazzi che desiderano scoprire il magnifico paese de "Il Signore degli Anelli", la WEP propone un tour durante le vacanze scolastiche alla scoperta delle due isole neozelandesi. Il viaggio dura un paio di settimane ed è aperto a tutti gli studenti WEP che ne fanno richiesta.
I trasferimenti si svolgono con un pullman privato ed il pernottamento in ostello ci permette di proporre il tour ad un costo ragionevole.

Programma plus:
La scelta della scuola
La WEP vi proporrà un numero di scuole che soddisfi le vostre esigenze. Voi dovrete naturalmente guidarci nella scelta indicandoci le vostre priorità nei riguardi del soggiorno, come ad esempio se è necessario riporre più attenzione all'eccellenza accademica, all'offerta degli sport, alle attività all'aperto, all'arte o alla musica, se è preferibile ricercare una sistemazione in una zona che avete già individuato, se è richiesto un supporto linguistico o se la conoscenza dell'inglese è già adeguata e permetterà di seguire le lezioni a scuola (la WEP valuterà comunque la conoscenza dell'inglese con un colloquio in lingua ed un test scritto).
La WEP è in contatto con numerose scuole in Nuova Zelanda e potrà indicarvi le possibilità che incontrino le vostre richieste: vogliamo offrirvi un'ampia libertà guidandovi nel contempo in una selezione che sarebbe altrimenti difficile da effettuare in completa autonomia.
Lo staff della scuola rimarrà poi a disposizione degli studenti durante tutto il soggiorno, pronto a rispondere ad ogni eventuale richiesta o domanda.
Gli studenti WEP saranno quindi iscritti presso scuole pubbliche e considerati full fee students, cioè studenti che pagano le tasse scolastiche.
Tutte le scuole neozelandesi richiedono ai ragazzi di indossare la divisa scolastica, che dovrà quindi essere acquistata, anche di seconda mano, all'arrivo presso il negozio interno alla scuola, e che potrà essere eventualmente rivenduta alla partenza. Le lezioni si svolgono all'interno di quello che sembra un vero e proprio villaggio, diviso in quartieri e che si estende su svariati ettari di terreno. I diversi edifici sono poi dedicati all'insegnamento di materie differenti.

La famiglia ospitante
La scelta della famiglia ospitante viene effettuata dalla scuola stessa, che si occuperà della sua selezione e dell'abbinamento con gli studenti accolti nella scuola. Le famiglie devono rispondere a severi criteri di decoro ed affidabilità e le scuole effettueranno anche un controllo presso la polizia locale come richiesto dalle autorità scolastiche del paese. Insieme alla famiglia lo studente vivrà la vera vita neozelandese condividendo la realtà quotidiana ed assimilando usi e costumi locali; le famiglie potranno avere diverse composizioni ed abitare più o meno vicino alla scuola (la scuola potrà quindi essere raggiunta a piedi, in bicicletta, in bus o con passaggi della famiglia o di amici), potranno avere figli nella stessa scuola o non averne, ma in ogni caso saranno sempre famiglie motivate a fare sentire i ragazzi a casa propria.
Da un punto di vista pratico, le famiglie dovranno fornire pensione completa, camera singola ed offrire la possibilità di lavare i propri vestiti a casa.


EF
Durata dei soggiorni studio e partenze
- anno scolastico: le partenze sono previste per luglio 2009
- quadrimestre: le partenze sono previste per luglio 2009 e gennaio 2010

Language and Culture Camp
Ovvero i Corsi di Preparazione EF. Sono facoltativi e sicuramente non indispensabili. Tuttavia i ragazzi che li hanno frequentati li consigliano caldamente e per tante ottime ragioni. Per usare le parole di uno di loro,"Il Language Camp EF è un posto a metà strada fra la tua casetta in Italia e la tua famiglia ospitante all'estero, ti dà il tempo di aggiustarti e di capire come funzionano le cose. E' come una seconda famiglia, con tanti studenti che ti ascoltano e ti capiscono o ti fanno fare una bella risata se sei un po' in crisi". I Language Camp EF sono ideali per chi vuole inserirsi nel Paese ospitante in modo graduale e arrivare in famiglia più sereno e preparato. Le lezioni del mattino si alternano alle attività del tempo libero con tanto sport, gite e visite di studio.
Al Language Camp sono sempre presenti anche dei Former Exchange Student EF, cioè dei ragazzi che hanno già partecipato al programma. Grazie alla loro esperienza, possono darti molti utili consigli e aiutarti ad iniziare il soggiorno nel modo migliore.
Al Language Camp EF avrai solo qualificati insegnanti madrelingua, che ti aiuteranno a masterizzare il tuo Inglese e ad abituarti all'accento neozelandese. Le lezioni vertono su materie utili, come: Inglese, introduzione alla Storia e alla Geografia della Nuova Zelanda, Vita Quotidiana, principali differenze tra lo stile di vita europeo e quello neozelandese, etc. Nel pomeriggio, sport, attività ricreative ed escursioni integrano il lavoro in classe!
Scheda tecnica
- Il Language Camp EF in Nuova Zelanda si tiene presso il Campus della Unitec Mt Albert University, appena fuori Auckland.
- Il Language Camp EF inizia di solito la prima settimana di Luglio. Le date precise vengono comunicate in tempo utile.
- Le materie di studio includono: Inglese, Storia, Geografia, Life in New Zealand, Cultura Maori e Current Issues. I docenti sono tutti madrelingua neozelandesi.
- Sistemazione in camere con ragazzi di diverse nazionalità
- Trattamento di pensione completa
- La quota di partecipazione include l'ingresso alle principali attrazioni di Auckland.
- Assistenza di qualificato staff EF
- Organizzazione del trasferimento per raggiungere la famiglia ospitante
- La quota di partecipazione al Language Camp EF è di 1150€uro.


Nuova Zelanda à la carte
E’ il programma gemello di EF High School Year in Nuova Zelanda, con qualcosa di più: la possibilità di scegliere la zona di residenza e la scuola che vuoi frequentare. Otto le scuole scelte da EF per la qualità dei programmi e il ventaglio di attività offerti:
Auckland, Western Spring College
Auckland, Onehunga High School
Tauranga, Tauranga Girls' College
Napier, William Colenso College
Wellington, Wellington High School
Christchurch, Linwood College
Dunedin, Logna Park High School
Wanaka, Mount Aspiring College



Esperienze in Nuova Zelanda

<i> La volontà di scoprire nuovi orizzonti
La motivazione principale che mi ha spinto a trascorrere sei mesi della mia vita, da luglio 2007 a gennaio 2008, in un altro paese è stata la voglia di viaggiare. Ho sempre sognato di conoscere le lingue più importanti per poter viaggiare da un paese all’altro senza preoccupazioni.
E, infatti, di preoccupazioni non ne avevo: la mia mente era completamente libera ad accettare qualsiasi cosa. Dopo 2 lunghi giorni di viaggio, 33 ore effettive compresi gli scali,io e il mio gruppo di amici italiani siamo arrivati nella Terra dei Kiwi.
Arrivati a casa la mia famiglia mi ha mostrato tutte le stanze, spiegandomi tutto in inglese:non capivo niente, anche se loro continuavano a dire che parlavo un buon inglese, io ero consapevole del fatto che su una frase io capivo al massimo una sola parola. Era strano svegliarsi in un letto diverso dal mio , la prima settimana devo ammettere avevo un po’ di agitazione e di imbarazzo nei confronti della famiglia che aveva accettato di aprire le porte della propria casa ad una ragazza sconosciuta .
La scuola era molto diversa rispetto a quello a cui sono abituata, infatti c’erano solo ragazze, mi sono trovata bene e ho conosciuto molte persone provenienti da altri paese. Ho iniziato a giocare a hockey con la scuola, ho scalato in una palestra “gigante”, ho partecipato al corso di fashion and design , durante il quale ho imparato a cucire, ho giocato a calcio, sono andata a nuotare sia in piscina che nell’oceano dietro casa, ho partecipato ad un tour di 10 giorni che mi ha fatto scoprire le ricchezze dell’isola del Sud della Nuova Zelanda e che mi ha dato l’opportunità di svolgere attività come kayaking, rafting e shootower jet(motoscafo che ad alta velocità sfrecciava in un fiume). Ho partecipato a numerosi weekend di AFS nei quali ad esempio ho provato l’ebbrezza di immergermi in un fiume sotterraneo dentro una cava buia con il salvagente ( black water rafting). Emozioni e sensazioni che non avevo mai provato prima di quel momento. Fantastico!
La mia famiglia è stata stupenda con me e io dicevo sempre che ero una ragazza fortunata a trovarmi in quel meraviglioso territorio circondata da magnifiche persone.
Imparare l’inglese è stato difficile, soprattutto all’inizio , ma con impegno e tanta volontà dopo i primi due mesi ho imparato a gestire la lingua in modo adeguato ed ero fiera di me stessa. Le poche difficoltà che ho incontrato le ho sapute superare con maturità. ERO FELICE!! e mi sentivo più serena di quanto lo fossi mai stata prima: avevo l’affetto della famiglia,l’appoggio di persone competenti da parte di AFS e la consapevolezza che stavo facendo una esperienza importante della mia vita.

Una delle cose che mi rimarrà sempre impressa è stato il giorno di Natale. La mia famiglia è solita fare una grande colazione che si prolunga sino al tardi pomeriggio. Tutti gli amici, i vicini di casa e parenti erano stati invitati a casa per scambiarsi regali di natale e gustare una tavola ricca di croissant francesi, frutta a volontà , un grande prosciutto cotto al forno, pane di vario tipo e Champagne di prima mattina. Fuori splendeva il sole. È stata la prima volta che ho passato il Natale sotto il sole all’aperto. Quel giorno inoltre dopo aver mangiato a volontà ci siamo tutti tuffati nell’oceano dietro casa nonostante l’acqua non fosse così calda.
Un giorno che non dimenticherò mai.
Della Nuova Zelanda mi ha colpito la gente,molto calorosa e proveniente da ogni paese, e la loro solidarietà.
Io sono stata molto fortunata perché mi trovavo nel centro di una grande città:ciò mi ha permesso infatti di spostarmi con i mezzi pubblici senza grandi difficoltà e che proponeva tutto quello che mi poteva servire, infatti appena fuori dalla città si trovavano piccoli paesi caratteristici dove c’erano tante farm (fattorie). Anch’io ho voluto provare l’esperienza di vivere, anche se solo per una settimana, in una farm: mi sono divertita molto a svolgere tutte le attività relative a mucche e pecore.
Tutto ciò che ho appreso in quei sei mesi lo porto con me .Tutto ciò che ho imparato mi ha aiutata a maturare. Tutto ciò che ho vissuto mi ha fatto apprezzare quello che avevo in Italia. Tutte le persone che mi hanno circondato mi hanno aiutata ad inserirmi più velocemente in un contesto che era completamente diverso dalla mia vita in Italia e ancora mantengo abitudini che ho appreso durante il mio soggiorno e faccio custodia di quello che la Nuova Zelanda mi ha insegnato.
I miei genitori ospitanti verranno a trovarmi tra circa un mese: questo può fare capire quanto il rapporto con la famiglia sia stato importante per me. Sono infatti molto legata a tutti i componenti della mia famiglia NEO-ZELANDESE, in particolar modo con le mie due sorelle ospitanti, e non vedo l’ora di rivederli. Io auguro a tutti i ragazzi che hanno voglia di scoprire un territorio nuovo, abitudini differenti , conoscere nuove persone e apprendere una lingua nuova di partecipare ad un programma all’estero.
Non importa il paese di destinazione, ma la cosa importante è la volontà di scoprire nuovi orizzonti e affrontare diverse realtà.
Milena

Folgorata dalla Nuova Zelanda
Sono rimasta folgorata dalla Nuova Zelanda da subito!
Già nel momento in cui stavo atterrando ad Auckland, sbirciando con impazienza dal finestrino, ho sentito qualcosa di speciale per quella terra. E il meglio doveva ancora venire…
Non avevo idea di quello che mi aspettasse nella fattoria di Orepuki, minuscolo villaggio all’estrema punta meridionale della South Island, veramente all’altro capo del mondo! Vivere in una fattoria in Nuova Zelanda, tra pecore e cervi… sembrava una favola!

Appena ho incontrato la mia famiglia ho abbracciato e baciato tutti. Qualche giorno dopo la mia mamma ospitante mi ha spiegato che di solito i neozelandesi sono meno “calorosi” negli approcci rispetto agli italiani. Di fronte alla mia faccia imbarazzata, mi ha subito detto di non preoccuparmi, che era normale che io mi fossi comportata secondo i miei costumi abituali, ma vedendo che il mio viso non accennava a cambiare espressione, è scoppiata a ridere… e sono scoppiata a ridere anch’io!
Gli inconvenienti, gli inevitabili fraintendimenti si risolvevano spesso con una risata, che non nasceva tanto dalla comicità della situazione, ma dalla tenerezza.

Mi sono inserita in modo così naturale che era ovvio fare tutte le cose che facevano i “Kiwi” (il soprannome che i Neozelandesi hanno dato a se stessi): mettersi l’uniforme per la scuola, andare al ballo della scuola con l’abito da sera (un’esperienza incredibile), perfino guardare il rugby! Mi sorprendevo ogni giorno di me stessa, di come io, così introversa e silenziosa, fossi sempre sorridente ed entusiasta.
Del resto non si può non essere entusiasti quando si vive un’esperienza del genere: tutto diventa diverso, le più semplici attività quotidiane si colorano di tinte inaspettate. Vivevo con un’intensità più forte di quanto non accade normalmente nella vita di ogni giorno. In Nuova Zelanda mi sentivo spesso inebriata: dai paesaggi, dalle persone, anche da me stessa, da quella nuova me stessa… Ero curiosa di quel nuovo mondo che mi si apriva.
Ecco una delle cose più preziose che mi ha regalato quest’esperienza e di cui cerco ogni giorno di far tesoro: la curiosità. Verso il mondo, verso le persone, verso ciò che è lontano, verso la vita…
Barbara

<i> Mi basta un kiwi
É sufficiente che veda un kiwi, (si proprio il frutto!) in un supermercato o in foto, o una foglia di felce argentata su un qualsiasi maglione, perché ritorni viva in me l'emozione di quel viaggio, il primo vero viaggio della mia vita. Grazie a quel viaggio la frase: “il viaggio più importante della mia vita” non è più solo un modo di dire ma palese e cristallina evidenza per me.
Il 16 gennaio 1990 quando, con tante idee, poche aspettative e qualche convinzione, salii sul primo aereo della mia vita con destinazione Nuova Zelanda, avevo un biglietto aperto per un anno, il nome e le foto della famiglia che mi avrebbe ospitato (che sarebbe poi diventata la MIA FAMIGLIA), la guida della mia scuola: Taumarunui High School, e una valigia per tutte le stagioni. Dopo due anni di preparativi finalmente tutto prendeva una dimensione reale: la mia esperienza Intercultura(le) stava iniziando, e come scoprii in seguito non sarebbe mai finita. Sono partita da casa, diciassettenne italiana, lasciando famiglia, amici, affetti e abitudini per arrivare in una nazione giovane e nuova, di cui conoscevo chiaramente la posizione geografica, (esattamente agli antipodi rispetto all'Italia), ma solo vagamente popolazione e abitudini. Al contrario di molti non avevo scelto di vivere questa esperienza per imparare una nuova lingua, ma semplicemente spinta dalla curiosità, per scoprire come era la vita a 25.000 km da quella che allora era la mia unica casa. La voglia di mettermi alla prova, di scoprirmi, erano e sono ancora oggi la motivazione principale dei miei viaggi.
Il mio anno Intercultura è cominciato così: guardando attraverso il finestrino di un aereo un paese incredibilmente verde e decisamente poco abitato, con una domanda in testa: ce l'avrei fatta a resistere un anno? Una sorta di sottile e incosciente urlo di angoscia faceva da sottofondo alla concreta realizzazione del mio sogno.
Durante i primi mesi del mio soggiorno ogni esperienza era unica, ma spesso estranea e in alcuni casi incomprensibile, la lingua di cui non ero ancora padrona era più un ostacolo che un vantaggio. L'Italia sembrava così lontana e bella, ed era inevitabile paragonare usanze e abitudini. Con il passare del tempo cominciavo sempre più a capire: i codici di comportamento, le regole sociali a poco a poco diventavano chiare e naturali. Nei mesi successivi sarebbero diventate abitudini, quasi scontate e incontestabili, come prima era accaduto a quelle italiane. In quei dodici mesi sono andata a scuola, ho recitato Shakspeare il giorno del mio diciottesimo compleanno, ho visto un vulcano, i geyser di Rotorua, la capitale Wellington, Christchurch e Dunedin nell'isola del sud, ho fatto bungee jumping, nuotato nell'oceano, mangiato Hongi e sono stata accolta in un Marae. Ma la cosa più importante, quella davvero indimenticabile è stata conoscere e diventare parte della mia famiglia neo zelandese, trasformandomi da ospite in figlia e sorella, accettata, adorata (soprattutto per le manifestazioni culinarie di affetto che gli riservavo), coccolata anche nei momenti più difficili. Quell'anno lo ricordo davvero come un momento cruciale per la mia crescita, come persona e come cittadina del mondo, che oggi si fa ogni giorno più piccolo, ma sapevo già che sarebbe finito.
Il ritorno a casa, paradossalmente è stato molto più difficile. L'illusione di ritornare alla vita italiana di prima per una sorta di diritto di nascita, lasciò posto ben presto alla delusione, alla frustrazione e ad una quiescente estraneità che emergeva (ed emerge) nei momenti più inaspettati. Per molti versi si ritorna stranieri nella propria terra, non si riconoscono più alcuni vecchi amici, si discutono le convenzioni che prima di partire erano abitudini, si contesta ciò che prima era scontato. È come quando, passato l'innamoramento si cominciano a vedere i difetti dell'amato e pur continuando ad amarlo non si può fare a meno di prendere coscienza dell'incontestabile evidenza.
Oggi, a 18 anni di distanza mi sorprendo ancora a pensare: ma in Nuova Zelanda non funziona così, solo che le cose si sono complicate perché, con il tempo alla terra dei kiwi se ne sono affiancate altre, e così gli stili di vita le mentalità le abitudini più diverse mi si sono mescolate a quelle italiane, facendo di me una persona più ricca, sempre un po' estranea ma in fondo a casa dappertutto. I miei genitori neo zelandesi mi hanno chiamato il giorno del mio 36° compleanno, e la nostalgia di quella casa è tornata, forte più che mai.
Francesca


Edited by dreamer* - 13/9/2009, 21:21
 
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°kina92°
view post Posted on 3/1/2009, 11:37




wow....interessante....ma è possibile k c sia così poca gente qui nella sezione Oceania?!?...uffiiiiii...qlcn k parta x l'Austalia magari...boh...
 
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fanfun
view post Posted on 3/1/2009, 12:21




io ho messo dopo australia, nuova zelanda come seconda destinzione :)
 
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~ Saya
view post Posted on 3/1/2009, 22:27




pmetto a posto come le altre ^^
 
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nannagiò
view post Posted on 24/4/2009, 23:02




io dovrei partire in nuova zelanda questanno..:)
 
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anny.isa
view post Posted on 25/4/2009, 12:42




nannagiò con che associazione parti??? io parto con la wep x un semestre!!! finalmente qualcun'altro ke va nella terra dei kiwi!!!!! :woot:

cmq presentati nella sezione welcome xkè è da regolamento! ^_^
 
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fedekiw
view post Posted on 17/6/2009, 20:07




ciao! io parto a luglio con AFS per la nuova Zelanda. c'è qualcun altro che parte??
 
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~ Saya
view post Posted on 18/6/2009, 20:14




CITAZIONE (fedekiw @ 17/6/2009, 21:07)
ciao! io parto a luglio con AFS per la nuova Zelanda. c'è qualcun altro che parte??

Per la nuova zelanda c'è solo annagiò, mi sembra. Però se ti presenti nella sezione welcome è più probabile che trovi qualcun altro ^O^
 
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Chià92
view post Posted on 25/8/2009, 17:27




Siamo in pochini che vanno in Oceania! Mannaggia! Pochi ma buoni ^_^ facciamo parte di quel 20%( come dice Saya) che non vanno negli U.S.A anche se ci sono stata e devo dire che è stata un'esperienza magnifica..xò come in tutte le cose ci sono i pro e i contro! Voi dell'Oceaniaa fatevi sentireee!
 
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emorganHUBBUB
view post Posted on 5/11/2009, 16:49




Ma in NZ, è sicuro che parlerai ovunque Inglese o comunque ti ritroverai a parlare Maori?
 
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anny.isa
view post Posted on 8/11/2009, 09:36




si parla solo inglese!!!!e i maori parlano inglese!! tranquillo! io le uniche cose che ho imparato in maori sono"kia ora" e la haka...
 
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~Arien
view post Posted on 10/11/2009, 22:05




CITAZIONE
Oggi, a 18 anni di distanza mi sorprendo ancora a pensare: ma in Nuova Zelanda non funziona così, solo che le cose si sono complicate perché, con il tempo alla terra dei kiwi se ne sono affiancate altre, e così gli stili di vita le mentalità le abitudini più diverse mi si sono mescolate a quelle italiane, facendo di me una persona più ricca, sempre un po' estranea ma in fondo a casa dappertutto. I miei genitori neo zelandesi mi hanno chiamato il giorno del mio 36° compleanno, e la nostalgia di quella casa è tornata, forte più che mai.
Francesca

Sto per mettermi a piangere ç.ç

Ma dicci anny.isa, com'è la Nuova Zelanda?
 
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anny.isa
view post Posted on 12/11/2009, 09:22




io me sono innamorata.
dal punto di vista naturalistico è spettacolare. in particolare l'isola del sud.
ma quello che amo di più è lo stile di vita. così rilassato e "positivo".
non si è mai di fretta. e si ha il tempo per vivere davvero la propria vita.
e poi la gente è così ospitale! quando vai a casa di qualcun'altro è come se fossi a casa tua.
e ci sono altri milioni di ragioni x cui amo la nuova zelanda e la mia vita qua, ma penso che dovreste venire per capire.
ovviamente ci sono anche alcune cose(pochissime) che non mi piacciono o che non riesco a condividere. ma i diffetti ci sono in ogni paese e ne troverete ovunque andrete.
cmq la nz mi ha davvero cambiata. ora ragiono e vedo le cose da prospettive diverse. ho abitudini e comunque un modo di vivere completamente diversi da quelli che avevo prima.
infatti ho seriamente paura del ritorno. sarà veramente difficile riprendere la vita che avevo prima....
 
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~Arien
view post Posted on 12/11/2009, 19:22




Che bello adesso mi stai facendo venire voglia di andare lì invece che in Australia :wub:
sembra un posso bellissimo....
 
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Lore :)
view post Posted on 20/6/2010, 19:30




[size=14]ciao io sono nuova nuova... anche io vado in nuova zelanda!!! per soli due mesi però! :( andrò vicino a christchurch, precisamente a Geraldine...
qualcuno di voi è stato da queste parti?
:)
[/size
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33 replies since 30/12/2008, 17:47   2758 views
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